La tua vita senza occhiali (grazie all'intervento di impianto ICL)
Il dott. Emanuele Scuri risponde alle domande più frequenti sull'intervento di impianto ICL
Il dott. Emanuele Scuri risponde alle domande più frequenti sull'intervento di impianto ICL
Grazie alla Chirurgia Refrattiva è possibile tornare a vedere bene senza l’ausilio di occhiali o lenti a contatto.
È importante seguire la guida e il giudizio del chirurgo per determinare l’intervento che potenzialmente consente di ottenere risultati migliori.
Per questo, prima dell’intervento, viene effettuata una scrupolosa visita pre-operatoria durante la quale vengono eseguiti tutti gli esami strumentali necessari ad effettuare una valutazione approfondita della situazione del paziente, al fine di definire l’intervento più adatto.
Chi ha un’età compresa tra i 21 e i 45 anni ed è miope, ipermetrope o astigmatico, potrebbe essere un buon candidato per un intervento ICL.
L’intervento consiste nell’impianto di una lente addizionale tra l’iride e il cristallino, per correggere difetti refrattivi elevati. Grazie a quest’intervento possono infatti essere corretti:
Abbiamo chiesto al dott. Emanuele Scuri, Direttore Sanitario e fondatore del centro oculistico STAR 9000 a Brescia, tra i primi oculisti italiani ad aver studiato e sperimentato le tecnologie laser applicandole per interventi all’avanguardia, quali sono sono le domande che più spesso gli vengono poste dai pazienti interessati a sottoporsi a questo intervento.
Le lenti Visian ICL (Lente impiantabile Collamer®) EVO ed EVO+ sono l’evoluzione delle lenti ICL nella correzione dei difetti visivi. Una volta impiantate, le lenti funzionano in armonia con l’occhio per dirigere i raggi di luce sulla retina.
Sono lenti invisibili, fatte di Collamero, un materiale 100% biocompatibile, soffice e pieghevole che il chirurgo inserisce fra l’iride e il cristallino: il materiale con la maggiore biocompatibilità che sia mai stato impiantato negli occhi.
Presso STAR 9000 abbiamo cominciato a impiantarle negli anni '90. Eravamo uno dei due centri in Italia selezionati dalla casa madre per la sperimentazione necessaria all'ottenimento dell'autorizzazione americana FDA e CE. A distanza di molti anni ci è capitato di togliere queste lenti impiantate a metà degli anni '90, per sopraggiunta cataratta nel paziente: non abbiamo riscontrato la benché minima aderenza, le lenti sono rimaste perfettamente trasparenti e non hanno procurato alcun decubito nell'occhio del paziente.
Negli anni il materiale è rimasto lo stesso. È migliorata la diagnostica, che ci permette di individuare la dimensione ideale della lente per ogni singolo occhio, ed è migliorata la geometria ottica delle lenti stesse. È stato studiato anche un sistema per far respirare ancora meglio le strutture dell'occhio in presenza di queste lenti, e i risultati refrattivi sono ulteriormente migliorati.
L’intervento ICL è indicato per correggere difetti refrattivi elevati. Rappresenta inoltre un’ottima alternativa ad altri interventi di Chirurgia Refrattiva per le persone con cornee sottili, in quanto non altera in alcun modo il tessuto corneale. Per questo stesso motivo l'impianto ICL è l'intervento di prima scelta anche quando il paziente ha una predisposizione o una familiarità per certe patologie corneali.
Le ICL vengono inserite in anestesia locale topica attraverso una piccolissima incisione e si aggiungono al cristallino naturale, senza sostituirlo. L’intervento non necessita di punti di sutura, dura circa 15 minuti ed è sicuro, rapido e indolore.
Noi facciamo l'intervento in bilaterale e mandiamo a casa il paziente dopo un’ora/un’ora e mezza, già sbendato, soltanto con delle conchiglie protettive.
Nell’immediato post-operatorio la visione sarà un poco offuscata ma non bisogna preoccuparsi.
L’evoluzione dell’acutezza visiva è soggettiva. Per la maggior parte dei pazienti la visione sarà discreta già dal giorno seguente all’intervento e sarà possibile guardare la televisione, lavorare al computer, guidare la macchina (dopo il benestare dell’oculista).
Anche tra un occhio e l’altro possono esserci delle differenze nella velocità di recupero.
La visione si stabilizzerà dopo circa 3 - 6 mesi.
Le lenti risultano invisibili al paziente e ad un osservatore esterno. Inoltre, grazie al materiale tecnologicamente avanzato di cui è composta, il paziente non sentirà la presenza della lente una volta inserita nell’occhio.
Nei primi giorni dopo l'intervento, si avverte il taglietto che facciamo per inserire le lenti, in caso di terminazioni nervose nel punto dove è stato eseguito il tunnel di accesso: grazie all'utilizzo di un collirio lubrificante, generalmente non si sente più nulla nel giro di pochi giorni.
Quando c’è una secchezza oculare seria, l’intervento ICL è indicato. Non perché migliori la lacrimazione, ma perché il materiale con cui è realizzata la lente mantiene inalterata la composizione chimica dell’occhio e non induce la sindrome dell’occhio secco.
L'impianto di una lente ICL consente un ritorno allo stato preesistente all'intervento pressoché totale. Nonostante ciò, l'espianto di queste lenti è rarissimo: io lo faccio praticamente soltanto in persone che hanno raggiunto l'età della cataratta o se è cambiato il difetto di vista dopo molti anni.
La quasi totalità dei pazienti è felicissima di queste lenti. Si tenga conto che nel mondo sono state impiantate più di 2 milioni di ICL: sono le lenti che permettono il maggior rispetto delle condizioni anatomiche dell'occhio del paziente e che hanno la storia più lunga e più favorevole in termini di risultati e di soddisfazione.
L'impianto ICL, così come tutta la Chirurgia Refrattiva, richiede solo pochi minuti ma è importante che venga fatto da un chirurgo esperto, perché più l’intervento è rapido, pulito ed eseguito con il minor numero di manovre, minore è l’irritazione per l'occhio e più rapido il recupero funzionale.