Chirurgia Palpebrale

Chirurgia della Ptosi Palpebrale

Fondamentali per l’inquadramento del tipo di chirurgia più adatta al paziente affetto da ptosi della palpebra superiore sono un'accurata anamnesi ed un attento esame clinico del paziente.

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Prima di procedere con la scelta dell'intervento, il Medico Chirurgo Oculista dovrà:

  • valutare se la ptosi è monolaterale cioè solo di un occhio o se coinvolge entrambe le palpebre superiori;
  • determinare l’entità della ptosi misurando con un righello la distanza tra il riflesso luminoso corneale e il margine della palpebra superiore (MRD: Margin Reflex Distance);
  • valutare la funzione del muscolo elevatore misurando l’escursione della posizione della palpebra superiore nello sguardo in alto e in quello in basso; questo parametro è fondamentale per la valutazione del tipo di intervento chirurgico necessario per la correzione della ptosi;
  • eseguire il test della fenilefrina quando esiste il dubbio di un danno a carico dell’innervazione del muscolo di Muller: il test è di semplice esecuzione: si istilla una goccia di collirio di fenilefrina nell’occhio affetto da ptosi; se dopo pochi minuti la palpebra si alza, il test è positivo e questo determina con esattezza il tipo di intervento che sarà necessario effettuare per correggere la ptosi;
  • valutare la presenza di segni associati: strabismo, alterazioni della pupilla, affaticabilità…

Quali sono le tipologie di intervento?

Esistono fondamentalmente 3 tipi di interventi chirurgici per la correzione della ptosi della palpebra superiore:

  1. Plicatura o reinserzione dell’aponeurosi del muscolo elevatore della palpebra superiore: si riserva a tutti i casi in cui la funzione del muscolo elevatore della palpebra superiore sia buona (maggiore di 6-10 mm) ed il test della fenilefrina risulti negativo.
  2. Sospensione della palpebra al muscolo frontale: viene effettuato nei casi in cui la funzione del muscolo elevatore della palpebra superiore sia bassa (inferiore a 6-10 mm), ed è frequentemente il caso delle ptosi congenite in cui la ptosi è secondaria ad un quadro malformativo della palpebra;
  3. Mullerectomia: quando il test della fenilefrina ha esito positivo.

Il primo tipo di intervento, cioè la plicatura/reinserzione dell’aponeurosi del muscolo elevatore della palpebra superiore, è di gran lunga quello che viene effettuato più frequentemente.


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