L'intervento di vitrectomia e la chirurgia vitreoretinica mini-invasiva
La chirurgia vitreoretinica mini invasiva è indicata per curare la maggior parte delle patologie retiniche e maculopatie.
La chirurgia vitreoretinica mini invasiva è indicata per curare la maggior parte delle patologie retiniche e maculopatie.
La retina è una sottile membrana che ricopre la parete interna dell’occhio, la cui funzione è quella di ricevere gli stimoli luminosi provenienti dall’esterno e trasformarli in segnali nervosi che, trasmessi fino alle strutture cerebrali, si trasformano in immagini.
I sintomi che devono indurre immediatamente il paziente a fare una visita specialistica e che vengono più frequentemente riportati sono:
Con l’aiuto di tecnologie e strumenti all’avanguardia, è possibile diagnosticare ed intervenire anche in fase precoce su patologie della retina e della macula che fino a pochi anni fa erano considerate incurabili.
Oggi, sfruttando tecniche di chirurgia mini-invasiva in anestesia locale, al paziente viene garantita una ridotta permanenza in struttura e una rapida ripresa post-operatoria.
Presso STAR 9000 si eseguono visite diagnostiche e interventi di chirurgia vitreoretinica in grado di trattare con laser e chirurgicamente:
Le più frequenti indicazioni alla vitrectomia sono:
La vitrectomia è una procedura di microchirurgia oculare utilizzata per rimuovere il corpo vitreo, il liquido trasparente e gelatinoso contenuto nella cavità principale del bulbo oculare.
Attraverso la vitrectomia classica viene asportato tutto o una parte del corpo vitreo attraverso 3 sclerotomie.
A fine intervento il vitreo viene rimpiazzato dai cosiddetti sostituti vitreali: spesso si tratta di soluzione salina, ma talora si iniettano all'interno dell'occhio una bolla di gas (che si riassorbe in qualche giorno o settimana) o olio di silicone (che viene rimosso dopo qualche mese).
Di recente sono stati introdotti sistemi di vitrectomia mini-invasiva che, riducendo il calibro degli strumenti utilizzati, permettono di evitare le suture: il processo post-operatorio è dunque più rapido e la situazione migliore anche in caso di interventi successivi.
Nel centro oculistico STAR 9000 viene di prassi utilizzata la nuova chirurgia retinica mini-invasiva 25-27 gauge, che rappresenta il vero futuro della chirurgia vitreoretinica.
Se e quando intervenire è una decisione che spetta al chirurgo sulla base dello status della malattia ed eventualmente del residuo visivo. Attraverso esami diagnostici di ultima generazione quali OCT e angioOCT viene delineato un quadro diagnostico pre-operatorio completo, in modo da individuare l’iter chirurgico più idoneo.
Il dottor Andrea Bottoli, Medico Chirurgo Oculista, è il responsabile di chirurgia vitreoretinica all’interno del nostro centro oculistico.
Il Centro Oculistico STAR 9000 si è sempre caratterizzato per l’avanguardia delle tecnologie in ambito chirurgico, utilizza questo moderno approccio chirurgico mantenendo un aggiornamento costante dei macchinari dedicati alla chirurgia oculare mini-invasiva.
Attualmente disponiamo del nuovo Baush&Lomb Stellaris Elite, macchina straordinaria che consente di arrivare fino a 15000 cpm (tagli/minuto), che si traduce in velocità, sicurezza e flessibilità negli interventi.